Waterfront Lecco
2019, LECCO
con: M. Bellinzona, A. Fraterrigo Garofalo
gruppo di progettazione:
F. Colombo, F. Detisi, GM. Giardino, F.Lombardini, B. Parma, GM. Pasculli, A. Pelay, A.
Manifesto di Lecco in 10 punti per la valorizzazione turistica, culturale e commerciale della città.
1.
LA CICLABILE “ININTERROTTA” FRONTE LAGO:
UNICA STRATEGIA POSSIBILE PER IL RILANCIO TURISTICO DELLA CITTÀ!
Una viabilità pedonale e ciclabile ininterrotta che possa assumere il carattere di elemento generatore di tutto il progetto; un percorso continuo che aumenti la fruibilità slow e green dei luoghi nell’ottica di assecondare un cambiamento culturale già in atto nei confronti dell’uso della città contemporanea.
Il tema della ciclabile sviluppato introducendo grafiche a terra che possano agevolare i flussi o, dove possibile, dividendo il transito delle biciclette da quello pedonale ma anche immaginando discese e piattaforme galleggianti che creino nuove vie a contatto con il lago.
Si introducono su tutta la lunghezza del waterfront servizi che possano migliorare l’esperienza degli utenti quali, zone di sosta e ristoro, ciclofficina e hub per piccoli servizi.
2.
AREA MONUMENTO AI CADUTI:
UNA GRANDE PIAZZA D’ACQUA DA ARRAMPICARE COME PALCOSCENICO PER LE ATTIVITA’ LUDICHE, SPORTIVE e CULTURALI DELLA CITTA’.
LUOGO D’INCONTRO E DI ATTRAZIONE TURISTICA PER ECCELLENZA!
Grigna e Grignetta offrono un paesaggio di montagna molto particolare, un paesaggio tra il misterioso e il fiabesco, dai caratteristici pinnacoli rocciosi.
“Le guglie della Grignetta”, riproposte sulla nuova Piazza a Lago, sullo sfondo del Monumento ai Caduti.
Un richiamo, una citazione a quei pinnacoli della Grigna e al suo particolare skyline, non puramente iconico ma un luogo da vivere, d’incontro e di vita associata.
Sul lucente piano d’acqua si elevano elementi poliedrici collocati in posizione apparentemente casuale che permetteranno di essere arrampicati, toccati, ammirati nel loro mutare camminando.
Figure ritte, contorte, immobili, sculture, come luogo per il nascondino dei bambini, come scenari possibili per le foto turistiche del ricordo, della nuova Lecco.
Una “piazza d’acqua” fortemente legata alla città, fortemente suggestiva con giochi, acqua nebulizzata e piani riflettenti.
La riproposizione per dimensioni e geometria di quella “piazza d’acqua” un tempo antistante l’antico Castello (il porto), cinta dal rettangolo allungato delle sue mura.
3.
FLUIDIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO VIABILISTICO PER UNA MOBILITÀ SMART E GREEN: L’INDIVIDUAZIONE DI AREE STRATEGICHE PER CICLI E MOTOCICLI ELETTRICI IN CENTRO CITTA’.
UN GRANDE HUB PER IL PARCHEGGIO DELLE AUTOMOBILI CON SERVIZIO ININTERROTTO AD ANELLO DI BUS ELETTRICI.
Il progetto ipotizza la creazione e il potenziamento della mobilità condivisa, smart e green immaginando di rendere sempre più presente nel territorio urbano, vista anche la sua vocazione turistica, quei sevizi che permetterebbero spostamenti brevi all’interno di un sistema di aree di sosta che disincentivino l’uso di mezzi di locomozione privati.
S’immaginano aree per la condivisione di biciclette e auto elettriche che possano integrarsi anche con il sistema dei trasporti (Fs, Linee Lecco e attracchi turistici a lago).
Capisaldi di questa strategia sono le aree di P.zza affari, centrale e vicina agli attracchi turistici, la stazione ferroviaria, l’area destinata a mercato vicinissima alla sede del Politecnico di Milano, la zona Meridiana vicina al Museo Manzoniano e la zona di Pescarenico.
Tale strategia, incentiverebbe il rapporto con un contesto territoriale più ampio e aiuterebbe a far conoscere ai turisti ma anche agli stessi lecchesi luoghi e zone poco visitate.
4.
FLUSSI DEL TURISMO ENTRO ITINERARI STORICO-MONUMENTALI CONTROLLATI, PER IL RILANCIO CULTURALE E COMMERCIALE DELLA CITTA’.
Architetture, monumenti e luoghi strategici per la città, oggi poco noti, timidamente pubblicizzati o non valorizzati. Il progetto propone di rendere tutto ciò più accessibile, di “metterli a sistema”, attraverso itinerari ben precisi, volti ad un’attenta e più gradevole visita della città che dall’imbarcadero o dalla stazione ferroviaria, possano essere indifferentemente percorsi.
Quattro sono i principali itinerari individuati:
1. La via del ferro
2. Esplorazione della Lecco Viscontea.
3. Riconoscibilità di Monumenti storici della città.
4. Mino Fiocchi, Mario Cereghini e l’Architettura del Novecento.
Gli itinerari saranno individuati su cartografie e applicazioni per smartphone e guideranno il visitatore veicolando i flussi turistici attraverso luoghi che, seppure di notevole interesse storico o paesaggistico, sono normalmente poco frequentati a favore di percorsi più immediati, conosciuti e brevi.
Il progetto prevede di rivedere e ripensare ad una grafica unitaria della cartellonistica informativa cittadina. Lavorare ad un progetto grafico stimolante, moderno, anche mediante l’aiuto di evoluti sistemi di comunicazione tecnologica. Infine un progetto illuminotecnico per la messa in scena, durante le ore notturne, di tutti i monumenti.
5.
ISOLE PEDONALI RALLENTA-TRAFFICO PER IL RIDISEGNO E LA RICUCITURA DI AREE CRITICHE DI LUNGO LAGO IN CENTRO CITTA’.
L’attuale fronte lago è caratterizzato da una viabilità su gomma che affianca sempre i percorsi pedonali e ciclabili, creando delle criticità in corrispondenza degli attraversamenti perdonali causa la difficile comunicazione tra il centro storico e il fronte lago.
Il progetto propone sistemi che inducano il rallentamento degli autoveicoli attraverso il sopralzo di alcune porzioni di carreggiata. Questo semplice accorgimento induce la forte riduzione della velocità di marcia e invoglia il pedone a utilizzare appieno i passaggi pedonali esistenti e di progetto.
La strategia progettuale immagina, dove possibile, l’arricchimento delle piantumazioni a verde o la creazione ex novo di siepi verdi al fine di realizzare filtri vegetali che mitighino il rumore e l’inquinamento dell’aria.
Le zone “rallenta-traffico” verranno posizionate in luoghi strategici e immaginiamo possano permettere la creazione de facto di zone a vocazione pedonale dove il transito dei veicoli è sì permesso ma reso più lento.
Le aree scelte sono varie tra cui quella della stazione carburante dell’architetto razionalista Mario Cereghini, da noi reinterpretata come infopoint e luogo di sosta e manutenzione per i ciclisti
6.
LE RISALITE PER UN TURISMO LENTO LUNGO I TORRENTI GERENZONE e CALDONE.
CORRIDOI ECOLOGICI TRASPORTATORI DI RISORSE LUNGO I QUALI COSTRUIRE PROGETTI URBANI DALLE GRANDI POTENZIALITÀ.
Il territorio della città di Lecco è fortemente caratterizzato dall’incontro di due eccezionali componenti fisico geografiche, da una parta l’Adda e il lago, dall’altra l’erta roccia calcarea alpina che svetta nella Grignetta.
Questo rapporto è parzialmente interrotto, negato e soffocato tra le case, le vetuste fabbriche e il cemento.
Il progetto prevede la lenta riappropriazione di questi ecosistemi, di queste “spine verdi”, attraverso la valorizzazione dei percorsi eco turistici e storici che possano permettere ai lecchesi e ai turisti di rivivere le antiche vie vallive, creando, dove possibile, nodi d’interscambio con i percorsi escursionistici.
7.
VERSO L’IDEA DI UNA NUOVA NAVIGAZIONE A LAGO.
LA NUOVA MARINA DELLA MALPENSATA.
IL POTENZIAMENTO DELLE ROTTE MACRO, “LAGO DI COMO e ALTO LAGO”.
NUOVE ROTTE MICRO, PER L’ESPLORAZIONE e LA RISCOPERTA DEI MARGINI FLUVIALI LUNGO L’ADDA e LE SPONDE LECCHESI.
Il progetto accoglie le indicazioni di natura programmatica che da anni promuovono la creazione della nuova marina in zona Malpensata. La nuova marina agevolerà il riassetto degli ormeggi favorendo la navigazione privata verso lago e aumentando il numero degli utenti. Il progetto vuole però concentrarsi su un altro fondamentale aspetto: la riscoperta del margine fluviale come luogo di contatto con il lago.
In più punti vengono immaginate piattaforme e piccole spiagge come spazi per un contatto diretto con le acque del lago in un’ottica di ampliamento funzionale a carattere turistico.
Vengono progettati nuovi moli in zona Monumento ai Caduti / P.zza d’acqua, Pescarenico e Rivabella che promuoveranno il passaggio delle persone permettendo la nascita di nuovi luoghi contemplativi.
Viene immaginato un nuovo servizio fluviale che partendo dalla zona dell’isola Viscontea attracchi sulla sponda prospicente e ritorni a Pescarenico al fine di creare un’esperienza ludico – ricreativa legata anche ai canonici percorsi manzoniani.
8.
IL CAMPANILE DELLA BASILICA DI SAN NICOLO’ COME PUNTO DI ATTRAZIONE DOMINANTE PER LA CITTA’.
DALLE GALLERIE INTERRATE PER UN POSSIBILE MUSEO DELLE MURA, FIN SU A QUOTA +Mt.100 PER LA VISTA PANORAMICA E VIRTUALE DELL’ANTICO BORGO VISCONTEO.
Crediamo fortemente nel rilancio di questa attrazione per la città.
Le gallerie sotterranee sottostanti il sagrato della Basilica di San Nicolò potrebbero essere rese praticabili, anche senza necessità di onerosi interventi e riportate semplicemente visitabili nella loro cruda bellezza.
Collegate ad esse, come in una sorta di sistema museale, il Torrione: base cannoniera delle fortificazioni sopra alla quale nel 1882 è stato costruito il campanile.
Potrebbero essere esplorati e risaliti per meglio comprendere, dall’alto, la Lecco Viscontea e ammirare lo spettacolo della città avvolta dal lago e dalle splendide montagne.
Le fortificazioni militari, di cui oggi non rimangono che pochi frammenti, potrebbero essere rese visibili dal ballatoio più alto della città, utilizzando le nuove tecnologie della realtà virtuale immersiva, con valenza culturale e divulgativa, in grado di proiettare il turista e accompagnarlo a visitare l’antica cittadella fortificata di Lecco, con le mura, il castello, le torri, ricostruiti in 3D esattamente come si presentavano secoli fa.
Un’attrazione colma di emozioni che, passando dall’oscurità delle gallerie, alla risalita della torre campanaria, conduce all’incantevole scenario visibile dalla quota più elevata sopra la città.
9.
IL RILANCIO DELLA LECCO MANZONIANA ATTRAVERSO LA RIQUALIFICAZIONE DI PIAZZA ERA A PESCARENICO.
LUOGO DELLA CULTURA CON PUNTO DI ORMEGGIO e NUOVA PIAZZA PER EVENTI CULTURALI, D’INCONTRO E DIVULGAZIONE TURISTICA.
Crediamo che occorra poco per riqualificare il borgo di Pescarenico.
Occorre eliminare le auto in estensione sino all’attuale parcheggio antistante la Casa Popolare opera di Mino Fiocchi del 1929. Occorre rimuovere cordoli, muricci e quanto fatto sino ad oggi tra la vegetazione oltre che valorizzare gli alberi storici.
Serve un piccolo molo e il ridisegno sapiente di parte delle pavimentazioni.
Due le nuove piazze proposte:
– quella caratteristica e storica all’ombra dei platani secolari che prospetta sul borgo antico (da riqualificare e valorizzare);
– quella di nuova realizzazione intitolata a Mino Fiocchi, la cui ampiezza sarà rapportata al sedime del fabbricato da lui progettato (per eventi turistici legati alla Lecco Manzoniana).
Il piccolo molo e la nuova piazza attrezzata faranno da poli evocativi e di divulgazione turistica, quali “soste” per la visita del rione manzoniano connesso al percorso ciclopedonale proveniente da Lecco, in prosecuzione con la greenway verso Rivabella.
10.
GREENWAY PESCARENICO-RIVABELLA.
UN PARCO NATURALISTICO LINEARE, UN PERCORSO CICLO PEDONALE DA ATTRAVERSARE TRA OPERE DI LAND ART E INSTALLAZIONI DI SCULTURA CONTEMPORANEA IN FERRO, IN OMAGGIO ALLA CITTA’ MANZONIANA.
Un omaggio alla città del ferro e alla Lecco manzoniana.
Un itinerario che dialoga e si armonizza con il paesaggio lacustre che contraddistingue questo tratto di sponda.
Un percorso ciclo-pedonale a tratti alberato che collega Pescarenico al nuovo molo di Rivabella lungo il quale, sculture, ora in acciaio corten, inox e ferro, affiancate a micro interventi di land-art giocano con il paesaggio in un continuo divenire restituendolo al pubblico con una percezione spaziale nuova.
Una selezione di artisti e scultori sarà chiamata ad interpretare episodi della Lecco manzoniana, le cui opere verranno collocate in punti specifici lungo l’itinerario di riqualificazione del “parco fluviale manzoniano”, restituendo così all’ambiente una nuova e propria dimensione.