Casa sui colli pavesi
2004, Zavattarello (PV)
con A. Sala
Una casa di collina reinterpreta i caratteri funzionali e figurativi dell’architettura rurale pavese in forme riviste e moderne.
L’atrio centrale d’ingresso, la suddivide in due parti e si dilata per sottrazione di volumi nella profondità di un palcoscenico con due opposti fondali:
a valle, verso l’infinito del verde agricolo e a monte, verso l’ascesa delle colline.
Zavattarello è tra i comuni più storici della provincia di Pavia, incastonato nel paesaggio suggestivo dell’Oltrepò pavese montano e caratterizzato dai segni del territorio agrario che richiamano alla memoria le visioni dei colli umbri o toscani.
L’edificio si adagia sopra un pianoro e si affaccia verso l’incantevole distesa dei colli con le vigne.
Sul versante opposto, predomina il vecchio nucleo del paese e la vista sul Castello di Zavattarello.
A quota inferiore prendono collocazione in successione, la corte ottagonale dell’ impianto cimiteriale ottocentesco, la chiesa di S. Paolo Apostolo e sullo sfondo l’edificato del borgo medievale.
Il tipo architettonico della residenza, origina dalla tripartizione funzionale del suo impianto con al centro l’atrio d’ingresso vetrato che proietta sul paesaggio ed il castello, verso nord è distribuita la zona notte con le camere ed i servizi mentre a sud sono collocati gli spazi a giorno con il soppalco e la piscina all’aperto.
La copertura asimmetrica a doppia falda, imposta dal regolamento locale, è delimitata ad ovest dalla serie di setti a pilastro della zona porticata, memori dell’architettura del luogo ed aventi funzione di frangivento per le forti correnti che soffiano in direzione sud.
Verso est, come una sorta di grande pronao, due colonne a doppia altezza identificano l’imponente ingresso all’abitazione, citazione di una tra le opere prime rossiane in territorio pavese.
Il fabbricato è costruito con materiali tradizionali locali.